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Giuda: le conseguenze di svendere i propri valori

Ieri, in Inghilterra, si ricordava il cosiddetto “Spy Wednesday” che, come ho appreso dal sito di Una Penna Spuntata, è il giorno secondo cui avvenne il famoso “bacio di Giuda” (qui rappresentato nel Quadro “Cattura di Cristo” di Caravaggio). E questo cosa c’entra con le tematiche che tratto in questo sito? Giuda è il perfetto esempio delle conseguenze di svendere i propri valori (e amici).

Cattura di Cristo di Caravaggio
“Cattura di Cristo” – Caravaggio (fonte: Wikipedia)

ìApprofondiamo: la riflessione è partita da questo articolo, in cui Lucia di Una Penna Spuntata, cita lo storico Philip Kosloski che, tempo fa, ha calcolato a quanto dovessero ammontare i famosi 30 denari per cui Giuda vendette Gesù ai suoi carnefici: ebbene, udite udite, sono circa 2600 euro di oggi. Non una ricchezza insomma, non solo allora, nemmeno oggi.

Non siamo però qui per parlare della mancanza di autostima di Giuda che può averlo portato a cedere tutto quello in cui aveva creduto per soli 2600 euro. Siamo qui per parlare di noi. Di tutte quelle volte che abbiamo “venduto” i nostri valori, il nostro tempo, i nostri amici, per poco. O anche solo delle volte che abbiamo avuto la tentazione di farlo, perché magari ci stavamo svalutando, perché magari pensavamo di non avere alternative o per invidia.

Le conseguenze di svendere i propri valori

Siamo in Italia, perciò è molto probabile che molti di noi sappiano come va a finire la storia di Giuda, ossia con il suo suicidio per il rimorso. Lungi da me, quindi, identificarci tutti nella figura di Giuda, anzi. Il concetto di riprendere Giuda come esempio delle conseguenze di svendere i propri valori sta tutto qui: possiamo prendere da questa storia è proprio che non val la pena morire per essersi svenduti per poco o averlo fatto con altri. Molto meglio prevenire: darci e dare il giusto valore. E se proprio sbagliamo, dopo esserci scusati (come le lacrime di Pietro), andare avanti.

Pietro, dopo aver ammesso il suo errore, diventerà capo della Chiesa.
Noi?

Noi, dopo duemila anni, abbiamo forse più strumenti per guardarci dentro e mettere mano a tutte quelle emozioni scomode. Quelle che, se non elaborate, ci mettono nella condizione di prendere decisioni scomode e che addirittura possono ledere altri. Certamente il fatto che Gesù Cristo, nel Vangelo, sia veramente risorto rappresenta anche “l’imprevedibilità della vita”, laddove l’errore di uno, grazie alla scelta etica di un altro, può trasformarsi anche nella salvezza dell’umanità. Tuttavia, non è così che vanno ordinariamente le cose. Ordinariamente, cercare di scegliere al meglio possibile (possibile, certo) risparmia parecchi problemi, soprattutto di coscienza.

La cura allo svendere i propri valori

Sentire di essersi svenduti – o di aver svenduto i propri valori – può avere anche conseguenze psicologiche perché ci manda il messaggio inconscio di non avere abbastanza valore o di non essere abbastanza forti da prendere le decisioni che vorremmo, assumendocene le conseguenze. Quando noi stessi non ci amiamo non possiamo stare bene e nemmeno possiamo sentirci amati dagli altri.

Abbiamo anche gli strumenti per capire quali sono davvero i nostri valori e che svenderli – per qualsiasi motivo – molto spesso ci porta all’infelicità. Naturalmente siamo umani, sappiamo che sbaglieremo, ma proprio per questo è assolutamente fondamentale anche sapersi perdonare e – per chi crede – accettare di essere perdonato.

4 commenti

  1. Effettivamente la lettura di Giuda come “colui che si è svenduto” è interessante, considerando che fino a prova contraria tutti gli apostoli, scegliendo Gesù, si sono messi in una posizione di isolamento.
    Prova appunto ne sia come Pietro sia stato accusato di essere un seguace di Gesù solo per essere stato visto con lui.

    In un certo senso dunque Giuda tradendo Gesù stava mettendo tutti i suoi amici in una brutta situazione, senza per questo poter avere altro che un sacchetto di denari (non sembra che poi i sacerdoti ne avessero poi una grande stima). Quindi si trovava isolato e con solo delle ricchezze materiali.
    è attualissima come cosa se ci si pensa.

    1. Molto attuale, hai ragione e non solo a livello macroscopico, ma anche micro… non si tratta spesso di svendere tutti se stessi, tutta la famiglia o gli amici ma anche di far finta di nulla davanti a piccole ingiustizie nel mondo del lavoro, dire che si pensa una cosa quando in realtà si pensa esattamente il contrario, ecc… per soldi o per tranquillità. Certamente ci vuole anche una certa flessibilità nella vita e altrettanto certamente è comprensibile che una persona abbia la preoccupazione di arrivare alla fine del mese… ma forse possiamo riflettere un po’ di più sul cercare di avere una vita che non ci porti a fare troppi compromessi, visti quali sono i rischi.

  2. […] Se vuoi leggere altri articolo sul proprio rapporto con i valori ti consiglio: Giuda, le conseguenze di svendere i propri valori. […]

  3. […] E voi, come vivete questo binomio? Se vi interessa ho scritto un altro articolo sui valori, che riguarda le conseguenze di “svendersi” e lo trovate qui. […]

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