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Dislessia: web accessibile con Open Dyslexic

La parola inclusione è bellissima, ma lo diventa ancora di più se la viviamo davvero. Per questo quando ho iniziato a scrivere qui ho pensato che le persone con dislessia avessero diritto a un web accessibile ma non sapevo come dare il mio contributo, ma non sapevo bene come fare. Quindi oggi parleremo proprio di questo: dislessia e come rendere il web accessibile con Open Dyslexic.

I font online sono molto belli, ma non sempre facilitano la lettura a chi, come le persone dislessiche, ha necessità peculiari. Purtroppo, come ho già detto, non ho trovato subito la soluzione, ma a un certo punto ho incontrato Open Dyslexic, un font open sourced creato proprio per migliorare la leggibilità a favore delle persone dislessiche e l’ho adottato.

Cosa sono i DSA (disturbi specifici dell’apprendimento)?

Le persone con DSA hanno uno sviluppo neurobiologico divergente rispetto alla norma che non interferiscono con il quoziente intellettivo (volgarmente “l’intelligenza”) ma solo con specifici domini di abilità. I vari domini sono: la lettura nel caso delle dislessia, la scrittura nella disgrafia e nella disortografia e il calcolo nella discalculia. Ciò significa che la diagnosi DSA può arrivare soltanto se NON CI SONO PROBLEMI DI DISABILITÀ INTELLETTIVA. Lo scrivo grande non perché vanno stigmatizzate le persone con questa problematica ma perché spesso, quando si cerca di dialogare con le famiglie in merito a possibili difficoltà scolastiche, esse pensano che il consigliare di fare una visita dal neuropsichiatra infantile per la diagnosi di DSA significhi sostenere che il bambino “ha dei seri problemi” o “non è normale”.

La reazione del genitore davanti alla possibile difficoltà di un figlio è ben comprensibile, ma questa è una credenza non scientificamente corretta, pertanto anche potenzialmente dannosa. Bisogna considerare che l’ambiente scolastico e familiare possono incidere su come il bambino reagirà alle difficoltà e alla diagnosi.

Tutti i problemi scolastici sono causati da DSA?

Possiamo anche dire che non tutti i problemi scolastici sono causati da DSA. Ci possono, infatti, essere alla base anche ansia da prestazione, problemi di autostima, paura o demotivazione. A volte, magari, problemi familiari o sociali esterni alla scuola che incidono sul profitto. Se il rendimento scolastico scende “soltanto” per questi motivi è evidente che non c’è un DSA. Può essere, invece, che un bambino con DSA abbia anche questi problemi ad aumentare il carico.

Altre volte è la società che pretende dai bambini che processino una quantità di informazioni troppo grande in breve tempo. Va di moda anche che siano sempre stimolati senza annoiarsi mai… questo può creare difficoltà. Se queste ultime sono causate solo da aspettative troppo elevate è evidente che non siamo di fronte a un DSA. Un bambino con DSA però può anche avere intorno persone che hanno su di lui aspettative troppo elevate o troppo scarse, anche indipendentemente dalle sue reali capacità. A volte bisognerebbe dare ai bambini (e alle persone, in generale) semplicemente la libertà di fare schifo.

La dislessia, in particolare, è una difficoltà a decodificare un testo ed è di uno strumento che ho adottato per rendere la vita più facile a chi è dislessico di cui parleremo oggi.

Come Open Dyslexic rende il web accessibile alle persone con dislessia?

Questo font è stato creato per aiutare il suo stesso ideatore – Abbie Gonzalez – a leggere meglio. Ciò è possibile grazie alla particolare conformazione delle lettere, che sono “ingrossate” nella parte inferiore. Questa forma particolare serve per indicare la direzione di lettura e rende più difficile la rotazione delle lettere che il cervello delle persone con dislessia fa automaticamente. Inoltre, la particolarità di questa forma è che anche utile per far sì che i lettori vedano meglio la riga del testo ed evitino di confondere e scambiarle.

Un esempio per capire la forma delle lettere di Open Dyslexic

Le differenze nel facilitare la lettura rispetto ad altri font come Gill Sans, Verdana, Times ed Helvetica, sono notevoli, come si può apprezzare nella tabella sottostante.

Confronto con altri font di Open Dyslexic

Open Dyslexic è disponibile in 4 stili: regular, bold, italic e bold italic e con 2 typefaces: Open Dyslexic e Open Dyslexic Alta.

Inoltre, il sito dedicato è una piccola miniera di risorse tra elenchi di applicazioni, libri e device utili per migliorare la vita delle persone dislessiche e ricerche scientifiche sulla dislessia. Open Dyslexic si può scaricare gratuitamente, ma una donazione è più che apprezzata. Io ho fatto la mia piccolissima donazione quando ho deciso di implementarlo (ormai mesi fa) e ne sono felice. Perché, se potevo averlo gratis? In quanto ritengo che sia sempre buona cosa dare il proprio contributo per rendere il mondo più bello e in particolare rendere il web accessibile alle persone con dislessia. Si può sostenere anche il creatore sul suo profilo Patreon perché possa continuare ad aggiornare le versioni di questo font e a lavorare ai suoi altri software educativi e accessibili. Gli altri progetti di Gonzalez si possono visionare qui.

Come si usa Open Dyslexic per rendere accessibile il web a persone con dislessia?

Basta andare sul sito Open Dyslexic, cliccare su “Download Now” e scaricare il font (gratuito). In questa occasione si può anche donare. Per installarlo sul proprio sito ci sono due possibilità:

  • appositi plugin;
  • giocare con i codici (per smanettoni).

Nel caso qualcuno dovesse avere difficoltà nel processo, può contattarmi tramite mail (laurazaccaro2@gmail.com) o Instagram (laurazaccaropsi).

Per il reparto “grafico” io uso Canva versione Premium e Open Dyslexic è già presente nei caratteri disponibili, basta solo selezionarlo.

I miei valori

Oggi ho 27 anni, ma da sempre molti dicono io abbia una propensione a star vicino a chi ha qualsiasi tipo di difficoltà. Questa è una cosa che di me ho sempre apprezzato, quindi, anche in questo mio piccolo “progetto editoriale” non potevo escludere o far sentire escluso qualcuno.

In generale, mi fa piacere che le persone leggano quello che scrivo e se posso renderglielo più semplice, perché no? Inoltre, anche le persone non dislessiche secondo me apprezzeranno questo font che è di facile lettura.

Sono davvero molto contenta di aver fatto questo passo e di essere riuscita mettere a punto tante novità che vedrete nei prossimi mesi, anche perché non amo molto quando la bandiera dell’inclusione viene utilizzata solo per “dare aria alla bocca” senza in realtà fare qualcosa di concreto per far sentire altri più inclusi.

In generale, penso che il web dovrebbe essere più accessibile, voi come la vedete?

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