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Avvento e feste senza stress

Le festività invernali, per esempio il periodo dell’Avvento e del Natale, sono solitamente un periodo in cui le famiglie si riuniscono, tuttavia anche altri periodi “di festa” possono essere stressanti. Vuoi che la “corsa ai regali” la facciamo sempre all’ultimo minuto, vuoi che per bisogna organizzazione vari momenti conviviali, il tutto sembra una maratona che non finisce più. Per non parlare di quando alcuni ospiti ci sono “indigesti” (o lo siamo noi a loro…). Non c’è di certo bisogno che la famiglia sia disfunzionale perché accadano queste situazioni che, in realtà, sono piuttosto comuni. Come fare allora a vivere Avvento e feste senza stress?

Avvento e feste senza stress: parti da te.

Innanzitutto, se il problema è da parte nostra, cerchiamo di capire cosa ci dà così tanto fastidio negli altri: fanno critiche velenose? Se ne approfittano del nostro buon cuore e del “non saper dire di no?” Hanno opinioni davvero molto distanti dalle nostre su come va il mondo e la vita e ci giudicano negativamente? Dare un nome al problema aiuterà a trovare la soluzione;

Avvento e feste senza stress: comunicazione efficace

Non possiamo cambiare gli altri, ma possiamo cambiare il nostro atteggiamento nei loro confronti. Questo li porterà ad adeguarsi al “nuovo noi”. Come fare?

  1. Capire il problema;
  2. Conoscere la persona e pensare a quale sarebbe il modo migliore per farle capire che ci sta facendo del male: con le persone permalose funziona meglio un linguaggio indiretto. Se, invece, ci troviamo di fronte a chi sa accettare critiche costruttive, va meglio il dialogo. In questo caso, cercare una soluzione insieme gioverà al rapporto.
  3. Usare la COMUNICAZIONE EFFICACE: una tecnica importante che si usa frequentemente nella comunicazione efficace è il “messaggio IO” che consiste nel non dire, per esempio, “ogni volta che sbaglio mi critichi e mi offendi” ma “ogni volta che sbaglio e cerchi di correggermi MI SENTO triste e offesa” magari si può anche aggiungere, successivamente, che in realtà noi teniamo all’altra persona e ci impegniamo davvero per far andare bene le cose, per questo ci restiamo male. La maggior parte delle persone, davanti a un messaggio così accorato, potrà mettersi in ascolto e almeno provare a cambiare atteggiamento;
Avvento e feste senza stress: iniziamo dal non prenderci troppo sul serio

Avvento e feste senza stress: come parlare di religione senza scannarsi

Un capitolo a parte, visto che siamo su una rivista cattolica (questo articolo è stato originariamente pubblicato su “Donna Cattolica”, la rivista di @stiledivitadiunafollecattolica ndr), possono prenderlo le divergenze sul piano religioso: quando teniamo davvero a qualcosa è molto spesso difficile discutere serenamente e mantenere la calma, ancor di più se il confronto avviene tra generazioni diverse: molto spesso è difficile per un nonno/a o genitore comprendere le idee di figli e nipoti, perché appartengono a generazioni che hanno vissuto esperienze diverse e così il contrario.

Se noti in qualcuno della tua famiglia comportamenti molto strani e un progressivo allontanamento dalla famiglia, prova a contattare l’associazione “La pulce nell’orecchio” che si occupa di divulgare informazioni e offrire supporto alle vittime di culti distruttivi. Qui trovi l’associazione e un elenco degli atteggiamenti da attenzionare.

La prima regola è non cercare di convincere tutta la tavolata che la nostra opinione è la migliore (soprattutto se l’unica argomentazione è che è la nostra) e magari domandare “Come mai la pensi in questo modo? Cosa trovi di errato nel mio ragionamento?” poi si potranno proporre altre proprie argomentazioni. L’idea di base è che c’è una migliore comunicazione se non si tenta di convincere nessuno: l’evangelizzazione non è né convinzione, né manipolazione, né plagio… ha all’interno una componente di persuasione, ma che principalmente deriva da quanto la nostra vita è coerente, non da quanto siamo “bravi” a esporre la dottrina, usandola come spada contro gli altri;

Decisioni importanti…

Che succede se noi cerchiamo di fare di tutto per mantenere un buon clima ma sono gli altri a renderlo pesante? In questi casi, in cui magari ci sono davvero delle questioni familiari irrisolte, forse si può pensare a una terapia familiare (vale anche se siamo noi a non riuscire a cambiare, ovviamente). Altre volte sarà necessario riflettere sul se è giusto imporre all’altra persona la nostra presenza o ancora, accettare il modo di porsi dell’altro, se non ci fa troppo male. Questo sarà più facile trovando delle strategie per stemperare l’ambiente:

  1. evitare argomenti spinosi;
  2. cambiare argomento con una battuta se casualmente ci imbattiamo proprio in quelli;
  3. portare la conversazione su qualcosa di distensivo con degli strumenti come i giochi da tavolo. Vi daranno la possibilità di tenere impegnati gli ospiti a parlare DEL GIOCO. Se ritenete che essi possano giovarne, vanno bene giochi che spronino alla cooperazione e al gioco di squadra che possono essere di aiuto per rinsaldare i rapporti. Al contrario, se temete che potrebbero essere fonte ulteriore di lite, preferite giochi non competitivi. La cosa importante è che troviate il modo di occupare il tempo in modo costruttivo per tutti.
  1. Consiglio bonus: per approfondire il tema della comunicazione efficace, che può essere utile sia in famiglia, che sul lavoro, che altrove puoi acquistare qualche libro o cercare online dei contenuti proposti da psicologi qualificati nel campo. Ti saranno utili!

Se ti interessa anche come vivere bene la Quaresima grazie alla psicologia, ecco qui un articolo per te!

1 commento

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