Psicoanalisi e fede: partire dal desiderio per fare verità

Psicoanalisi e fede: partire dal desiderio per fare verità

Ci tengo anche a sottolineare che mi piace molto la forma del guest post perché credo molto nel fatto che debba parlare di qualcosa chi la conosce bene e per conoscere bene un argomento bisogna averlo studiato per molto tempo. Ognuno di noi ha qualcosa da offrire ed è bene offrire il proprio meglio e, per il resto, lasciare spazio agli altri.

Buona lettura!

articolo a cura della Dr.ssa Sara Santorsola – Psicologa Clinica

Nel corso della mia formazione professionale, l’incontro con il mondo della psicoanalisi ha permesso di fare spazio a riflessioni riguardanti l’essere umano e la sua esistenza. In particolar modo, l’approfondimento dell’insegnamento di un noto psicoanalista francese, Jacques Lacan, mi ha indotta più volte a chiedermi se potessero esserci  punti di contatto tra psicoanalisi e fede.

Cos’è la psicoanalisi?

Inanzitutto, cos’è la psicoanalisi? Lacan afferma che

la psicoanalisi è un’opportunità, un’opportunità di ripartire”.

Jacques Lacan

Spesso la sofferenza psichica fa paura: sintomi- quali ad esempio ansia, fobie, attacchi di panico- spaventano e si è indotti ad eliminarli per vergogna, per non sentirsi sottoposti al giudizio altrui o per evitare di abbattere muri, eretti a difesa del proprio Io. La psicoanalisi insegna, invece, che il sintomo non è semplicemente un disfunzionamento che va corretto, piuttosto è una manifestazione che va ascoltata in quanto comunica qualcosa rispetto alla persona e al suo rapporto con l’altro. Più precisamente, l’insorgenza di un sintomo non è casuale ma nasconde una logica, rappresentando esso stesso la soluzione che la persona trova per far fronte a specifiche situazioni. La psicoanalisi permette di ricostruire questa logica, di sciogliere nodi problematici in modo da rendere il sintomo una soluzione meno nociva per la persona e più consona alla realizzazione del suo desiderio. In questo senso, la cura psicoanalitica offre la possibilità di ripartire da se stessi, consentendo la rimessa in moto del proprio desiderio.

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Il concetto di desiderio

Lacan approfondisce il concetto di desiderio, applicandolo alla pratica clinica. L’etimologia della parola desiderio deriva dallo stare sotto il cielo a osservare le stelle in un atteggiamento di attesa e di ricerca della via. Sidera significa, infatti, in latino, stelle. Mentre il de privativo indica l’impossibilità di seguire la rotta segnata dalle stelle e quindi una condizione di disorientamento, di perdita di riferimenti. Si potrebbe dire che colui che desidera è una persona disorientata, ma che allo stesso tempo avverte la necessità di mettersi in cammino per seguire la propria stella. Nell’insegnamento di Lacan, infatti, il desiderio è definito come forza che accende la vita, mette in moto l’esistenza e fa sì che essa sia generativa permettendo la piena realizzazione della persona come individuo unico e irripetibile. In quest’ottica, la rinuncia al proprio desiderio è alla base di alcune forme di sofferenza psichica. Esempio emblematico è la depressione, manifestazione clinica che può essere letta come un blocco della vitalità: la vita si spegne poichè la persona cede sul proprio desiderio e uno degli obiettivi della cura psicoanalitica è la riabilitazione del desiderio, inteso come spinta vitale che mira a dare un senso alla vita.

Si potrebbe dire che il fine ultimo di un percorso orientato dalla psicoanalisi è fare verità su stessi, darsi la possibilità di rispondere, almeno in parte, alla domanda su chi si è e quale posto si occupa nel mondo. E’ proprio in questo aspetto che è possibile trovare, a mio parere, un punto di contatto con la fede: la fede non è altro che un atto di fiducia e affidamento; un atto che non è passivo, ma induce a porsi interrogativi su se stessi e sugli altri…interrogativi che portano inevitabilmente a fare verità su se stessi e sulla natura del rapporto con l’altro. Per i cristiani la Verità è in Cristo (“Io sono la Via, la Verità e la Vita” Gv. 14) ed è la Sua Parola, trasmessa dal Vangelo, che permette all’uomo di entrare a contatto con la sua parte più profonda e più vera, dandogli anche un’opportunità di crescita.

Ecco che psicoanalisi e fede possono incontrarsi, lanciando un messaggio che sembra risuonare forte e chiaro: non rinunciare a se stessi e alla realizzazione del proprio desiderio, ma impegnarsi in una ricerca costante del proprio essere.

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Una risposta a “Psicoanalisi e fede: partire dal desiderio per fare verità”

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