Dove si trova la spiritualità nel cervello?

Si può localizzare la spiritualità nel cervello? Scopriamolo insieme!

Il 31 agosto del 2021, quindi abbastanza di recente, è stato pubblicato questo articolo su Neuroscienze News in cui si parla di una nuova scoperta: il grigio periacqueduttale sarebbe quel circuito cerebrale che media le esperienze religiose e spirituali.

Gli studi sulla spiritualità nel cervello

Era stato già ipotizzato che questi circuiti esistessero perché persone con patologie mentali o neurologiche (un esempio su tutti: la schizofrenia) sono associate ad alterazioni delle esperienze religiose quali allucinazioni e deliri religiosi. Ciononostante finora non erano stati mai trovati, anche perché la scienza non ha mai voluto “confondersi” con queste tematiche e mancava anche l’attrezzatura adatta.

Sono stati svolti, in questo caso, due esperimenti:

  1. Raccolta dati sulla spiritualità auto-riferita di 88 pz prima e dopo un intervento chirurgico per tumore al cervello + network mapping e analisi dei dati sul connettoma: si scopre che la PAG è il circuito critico per i cambiamenti di identificazione spirituale;
  2. Ulteriore analisi su 105 reduci del Vietnam che avessero subito trauma cranico.

Il posto della spiritualità nel cervello: la sostanza grigia periacqueduttale

È grazie al network mapping che il grigio periacqueduttale ha mostrato il suo ruolo chiave nell’ “identificazione spirituale”.

Questa è una porzione di materia grigia che circonda il cosiddetto acquedotto cerebrale di Silvio, situato nel mesencefalo.

PAG: la spiritualità nel cervello
Questa è un’immagine del midollo spinale: come potete vedere sulla sx c’è il grigio periacqueduttale. Fonte: Treccani

Dato che regioni encefaliche come la corteccia, il sistema limbico, l’ipotalamo e l’amigdala proiettano su quest’area, è chiaro come pensieri, emozioni e stress possano influenzarne l’attività. La cosa più appassionante sarà scoprire, insieme, se e come questo possa influire sulla fede.

Ad ogni modo, neuroscienziati si attendevano certamente che ad avere questa funzione fosse un circuito e non un’area, ma si aspettavano anche che sarebbe stato uno tra i circuiti corticali, perché sono proprio questi che svolgono funzioni cognitive e di astrazione del pensiero. Il grigio periacqueduttale, invece, si occupa della risposta alla paura, di funzioni autonome come la regolazione della frequenza cardiaca ed è il centro primario per la modulazione discendente del dolore, ossia lo inibisce. Infatti spesso quest’area viene stimolata nei pazienti con dolore cronico. Il fatto che svolga quest’ultima funzione ci fa ben sperare che prossimamente potremo trovare svariati modi in cui la spiritualità potrà alleviare il dolore fisico e/o emotivo… tanto da essere integrata anche nella psicoterapia!

Sitografia:

  1. Neuroscience News: Mapping the Brain circuitry of Spirituality
  2. Wikipedia: Sostanza grigia Periacqueduttale
  3. Treccani: Midollo spinale
  4. Carlo Stramenga: Dolore – meccanismo fisiopatologico della modulazione discendente

Fonte immagine di copertina:

  • John Hain da Pixabay

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1 commento

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