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wood letter blocks spelled autism

Disabilità Neuroscienze Studi scientifici

Iperserotoninemia e Autismo | La mia prima pubblicazione

Oggi sulla rivista scientifica Brain Sciences, nella sezione Developmental Neurosciences, è uscita la pubblicazione di un articolo scientifico sul rapporto tra iperserotoninemia e autismo in cui tra gli autori ci sono anche io. Per me, non lo nego, è una soddisfazione non indifferente. Questo studio mi è particolarmente caro perché tratta Disturbo dello Spettro Autistico. …

Chiesa e Salute Mentale Fede e Patologia

Fede e salute mentale: un aiuto contro il suicidio?

La fede è una strategia di coping nella Depressione Maggiore: averla diminuisce le probabilità di suicidio.

laurazaccaropsi

Quando passiamo un momento difficile spesso pensia

Quando passiamo un momento difficile spesso pensiamo che vorremmo solo "stare bene" ma più raramente ci focalizziamo su ciò che significhi davvero.

Concentrati sull'eliminare le cause della nostra sofferenza, non ci rendiamo conto che farlo non significa necessariamente che staremo bene, anzi.

Stare bene davvero significa essere centrati e sereni per affrontare la vita con lucidità sia nei momenti luminosi che in quelli bui. Non significa sapere sempre cosa fare, ma sentire che si riuscirà a trovare una soluzione.

Per raggiungere questo risultato bisogna avere fiducia nelle proprie capacità e allo stesso tempo l'umiltà per conoscersi davvero in pregi e difetti e l'intuizione di capire quando le situazioni diventano più grandi di noi e chiedere aiuto.

Stare bene davvero non è un pensiero e nemmeno un'emozione, è qualcosa che si sente nel corpo, nella parte più profonda di noi e che influenza poi quello che sentiremo e penseremo e da ciò verrà anche influenzato.

Quando si sente di non stare bene, dunque, cosa si può fare?

Il primo passo è mettersi in ascolto di sé stessi e capire cosa sentiamo e pensiamo stia disturbando la nostra quiete per poi cercare di trovare la soluzione migliore per noi. Ciò che conta in questo processo è soprattutto essere sinceri con sé stessi e cercare di andare nella direzione che sentiamo giusta un passo alla volta, con la consapevolezza che tante cose nella vita non possiamo sceglierle, ma di stare dalla nostra parte possiamo sceglierlo sempre.

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#psicologia #psicoterapia #centratura #psichiatria #starebene #starebeneconsestessi #benessere #goodvibes #summer2k24 #salutementale #mentalhealth #mentalhealthawareness #mentalhealthmatters

Quest'anno, dopo alcune esperienze formative impor

Quest'anno, dopo alcune esperienze formative importanti, avevo deciso di dare una direzione e una spinta a questo mio piccolo progetto di divulgazione che sempre di più sta virando su come applicare la psicologia al mondo del sacro.

Dato che nella mia vita offline mi sto occupando di tante cose e ho il tempo centellinato ho deciso, per quest'anno, di concentrare le mie energie su qualcosa che ritenevo essere più gestibile. Questo "qualcosa" non era il sito e non lo sono nemmeno i social perché entrambi hanno bisogno di molto tempo e per come sono fatti c'è poco confronto.

Così ho deciso di aprire un gruppo Facebook in cui parlare di questi temi da un punto di vista scientifico, pubblicando curiosità e studi.

Finora gli argomenti che sono stati toccati sono stati le definizioni più importanti riguardo la psicologia, le neuroscienze, la religione, il sacro; studi scientifici sulla psicologia della fede e dell'ateismo, il contributo della civilità islamica agli studi psicologici e tanti altri.

Se a qualcuno di voi dovesse ancora interessare questo progetto e volesse seguirlo, troverà il link in bio e nelle storie.

Vi aspetto!

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#psicologia #psichiatria #neuroscienze #cervello #religione #religioni #sacro #fede #faith #psicologiaefede

Il silenzio è fondamentale nella vita psicologica

Il silenzio è fondamentale nella vita psicologica di un individuo.

Fare silenzio significa silenziare per un attimo, un'ora, una giornata o un po' di più, tutte le voci contrastanti che ci raggiungono per ascoltarne solo una: quella che viene da dentro di noi.

Riposare, fare silenzio, sono pratiche meditative che ci consentono di ripartire, ricaricarci, godere della vita e non cedere al capitalismo sfrenato che ci vorrebbe sempre performanti... Ma performando comunque di più.

Ci illudiamo che lavorare di più, significhi lavorare meglio, fare più cose, ma non è quasi mai così...

... Chiunque abbia suonato uno strumento, sa che è importante accordarlo, chi deve essere operato da un chirurgo, si aspetta che i suoi strumenti siano tutti "affilati" e igienizzati. Così è l'anima, ha bisogno di un tempo di "accordatura".

Spesso si pensa che il riposo sia qualcosa da "chi se lo può permettere" eppure ricordo distintamente che alle elementari studiavamo come i contadini dividessero i loro terreni e selezionassero le colture in modo da non stressare il terreno. Nella Bibbia, un libro sacro di più di 2000 anni fa, sia Dio che Gesù riposano, senza considerare il famoso episodio di Marta e Maria.

Significa che non dobbiamo fare più nulla e riposare soltanto?

Non significa questo, anzi, lavorare con criterio è un'altra cosa necessaria per stare bene... Ma non stiamo bene con le esagerazioni. Se non decidiamo mai di riposarci, quindi... Dobbiamo chiederci: perché non voglio stare in ascolto di me?

Da lì, capiremo molte cose.

Buon inizio estate. ☀️

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#riposo #estate #meditazione #psicologia #psicologiaefede #benessere #riposomeritato #riposo #silenzio

Anche se oggi si dà un'interpretazione diversa al

Anche se oggi si dà un'interpretazione diversa al passo in cui gli Apostoli ricevono il "dono delle lingue" nel tempo la psicologia ha cercato di studiare il cosiddetto fenomeno della glossolalia, per tentare di spiegarlo.

Ho cercato, quindi, di raccogliere alcuni studi scientifici che ne parlano e di sviluppare qualche riflessione in merito che trovate nell'articolo linkato in bio e nelle storie.

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#fede #psicologia #psicologiaefede #pentecoste #glossolalia #donodellelingue

Oggi sulla rivista scientifica Brain Sciences, nel

Oggi sulla rivista scientifica Brain Sciences, nella sezione Developmental Neurosciences, è stato pubblicato un articolo scientifico in cui tra gli autori ci sono anche io.

Per me, non lo nego, è una soddisfazione non indifferente... soprattutto perché è uno studio sul Disturbo dello Spettro Autistico, condizione a cui dedico le mie forze ed energie fisiche e mentali da anni.

Mi prendo due righe per parlarvi di questo lavoro che secondo me è davvero molto importante: in sostanza è una revisione sistematica relativa a una particolare "componente genetica" dell'autismo: l'endofenotipo iperserotoninemia.

In alcune persone autistiche, infatti, i livelli di serotonina sembrano essere più alti del normale quando vengono misurati e, talvolta, anche nelle loro famiglie si presenta questo tratto, anche se spesso non ne si è consapevoli perché è un tratto invisibile finché non viene misurato.

Abbiamo cercato di capire soprattutto se questo parametro potesse essere correlato con dei sintomi clinici rilevabili e anche di suggerire delle buone pratiche che i laboratori analisi possano utilizzare per misurare al meglio questo indicatore.

Senza il bellissimo gruppo di ricerca in cui mi sono trovata, tutto questo non sarebbe stato possibile, lavorare con persone di questo calibro è sicuramente ciò che mi ha fatta crescere di più e non sarò mai abbastanza grata per l'opportunità che mi è stata data.

Questo lavoro mi ha aiutata a capire quanto sia importante la ricerca scientifica per promuovere condizioni di vita migliori per persone che a volte fanno fatica a sentirsi parte di una società che non sempre riesce a comprenderle appieno e spero vivamente che sia un piccolo mattoncino utile nel mare delle informazioni che ci servono per rendere il mondo un posto migliore. Sono un'idealista? Sicuramente, ma forse è questo che mi spinge a voler fare le cose sempre meglio.

All'interno troverete anche tanti grafici e tabelle esplicativi, ma rimango a disposizione per qualunque chiarimento.

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#cervello #serotonina #5ht #autismo #disturbodellospettroautistico #brain #brainsciences #ricercascientifica #scientificresearch #neuroscienze #NeuroscienzeCognitive

Le persone autistiche, considerate le loro caratte

Le persone autistiche, considerate le loro caratteristiche, tendono a vivere la religione in modo diverso dalle persone "neuro-tipiche", possono per esempio avere una tendenza a interpretare i concetti più letteralmente e ad avere esperienze religiose sensoriali più vivaci.

La loro difficoltà a vivere appieno la socialità può incidere sulla partecipazione ai riti religiosi e sull'integrazione nella comunità, tuttavia la strategia di coping religioso è molto importante per le famiglie con figli autistici.

Se volete saperne di più sulle esperienze religiose delle persone autistiche vi invito a leggere l'articolo nel primo commento o nel link in bio o nelle storie che parla di uno studio scientifico sul tema.

Voi che ne pensate? Avete esperienze in merito?

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#autismo #autism #spectrumdisorder #religione #religion #faith #fede

La psicologia usa tavolta delle tecniche riprese d

La psicologia usa tavolta delle tecniche riprese da tradizioni spirituali antiche, quasi sempre depurate del loro background religioso: una di queste è la mindfulness.

Insieme all'accettazione e alla compassione, essa è utile per sviluppare la resilienza nelle persone e lo è stata anche durante la pandemia da Covid-19.

Dato che esistono tecniche utili riprese dalla spiritualità, sto cercando di segnalare eventi e formazioni che ne parlino, per creare pian piano un database con tutti gli eventi di questo tipo.

Per saperne di più:

https://www.laurazaccaro.com/eventi-formazione/sviluppare-resilienza-accettazione-mindfulness/

Link cliccabile in bio o nelle storie.

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#psicologia #mindfulness #resilienza #accettazione #compassione #act #buddismo #spiritualità #covid19 #formazione #formazionegratuita #FormazioneOnline #formazionegratuita #formazioneadistanza

Dell'amore si può parlare in diverse forme: cosa

Dell'amore si può parlare in diverse forme: cosa succede a livello biologico quando vediamo una persona che ci attrae? Perché i sentimenti cambiano nel tempo? Come si mantengono relazioni durature?

A queste domande la #psicologia può rispondere efficacemente, ma non è l'unico strumento. Anche la #letteratura e persino - sì! - la #letteraturalatina possono dare qualche strumento di interpretazione.

Catullo scrive:

"Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior."

Cosa significa? Giocando con le diverse traduzioni parla di un uomo che è attratto da una donna ma che prova due sentimenti contrastanti: l'amore passionale e l'odio profondo (Lesbia lo tradiva continuamente) e che soffre moltissimo per questo dissidio interiore.

Sono sentimenti che abbiamo provato tutti, ma cosa ci dicono? Parlano soltanto di un amore tormentato in cui una parte della coppia ferisce consapevolmente l'altra o possono dirci qualcosa anche riguardo all'amore "sano"?

Per vivere una relazione appagante dobbiamo prima di tutto accettare i sentimenti contrastanti che inevitabilmente ne derivano: vogliamo l'amore ma a volte sentiamo che ci manca la libertà, amiamo una persona, ma allo stesso tempo ci frustra prendere delle decisioni che sappiamo chiuderanno altre porte... persino l'amore materno comprende "l'odio": dopo il parto ci sono solitamente sentimenti contrastanti nei confronti del bambino che è la gioia più grande ma anche il più grande limite alla propria libertà.

Essere sani e felici comporta cercare di vivere al meglio e senza troppe paturnie questo normalissimo dissidio in tutte le relazioni.

P.s. non vale quando - come nel caso di Catullo - viene a mancare il rispetto.

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#amore #love #catullo #grottedicatullo #sirmione #lesbia #relazioni #coppia #tradimento #maternità #odietamo #libertà

3 + 1 messaggi che mandiamo quando mostriamo ecces

3 + 1 messaggi che mandiamo quando mostriamo eccessiva disponibilità:

- Non sono importante: le mie necessità non sono alla pari delle tue, soddisfarle è più importante di tutto, anche di me;

- Puoi farmi quello che vuoi: sarò sempre disponibile, qualunque cosa tu mi faccia;

- Ho proprio voglia di stare con te, nonostante significhi fare cose che non mi piacciono: i miei gusti e i miei desideri non sono importanti, basta stare insieme;

- Ho poco valore, quindi sei autorizzato a non darmene.

Dire troppo spesso sì è da un lato più facile perché si evitano conflitti, ma dall'altro ci espone a un grosso problema: prendersi addosso tutti i pesi degli altri che finiscono per schiacciare.

La soluzione sta nel dare valore ai propri bisogni e per farlo bisogna conoscerli. Iniziare a prendersi tempo per sé, nonostante gli iniziali sensi di colpa, è una buona strategia. Al di là di questi sentimenti ingombranti ci sarà la libertà.

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#benesserepsicologico #benessere #dipendenzaaffettiva #salutementale #mentalheath #psicologia #psicologiaitalia

POV: Cercavi un libro dal 2016 (prima era introvab

POV: Cercavi un libro dal 2016 (prima era introvabile) e quando lo trovi hai bisogno di un caffè per riprenderti.

🤣🤣🤣

Il dolore è insopportabile. . . . 🧠 Annalis

Il dolore è insopportabile.

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Annalisa

Festival di Sanremo

#sanremofestival #Sanremo2024 #sanremo24 #Annalisa #musicaitaliana #Sinceramente

Le relazioni secondo te oggi sono più difficili r

Le relazioni secondo te oggi sono più difficili rispetto a ieri?

Lo scorso fine settimana avevo voglia di leggere q

Lo scorso fine settimana avevo voglia di leggere qualcosa che fosse istruttivo ed emozionante al tempo stesso e sono stata ispirata da "Di troppo amore - Fuori dal labirinto della dipendenza affettiva" di @ameyacanovi.

Il tema della dipendenza affettiva di solito e purtroppo viene affrontato in un modo talmente manipolativo da molti professionisti che non sapevo bene cosa aspettarmi, anche se speravo davvero che fosse una luce in fondo al tunnel della comunicazione su questi temi. E così è stato. Bello, poetico, aiuta a entrare nella testa e nel cuore dei personaggi.

Utile anche a chi non soffre di dipendenza affettiva ma vuole capire le relazioni. All'interno ci sono anche schede per riflettere su di sé.

Lo consiglio veramente a tutti e sono contenta io per prima di averlo letto. Una recensione più completa nel link in bio e nelle storie.

E voi lo avete letto? Vi interessa?
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#psicologia #psicoterapia #dipendenzaaffettiva #relazioni #amore #love #famiglia #libro #libri #recensionilibri #psybooks #ameyagcanovi #ameyacanovi

Pensavate che il Calendario dell'Avvento della Psi

Pensavate che il Calendario dell'Avvento della Psicologia del Presepe fosse finito con il 25 Dicembre... e invece, sorpresa.

Il 6 Gennaio davanti alla grotta arrivano tre personaggi dal lontano Oriente, i Re Magi. Conosciuti per i loro doni (oro, incenso e mirra) sono però anche in realtà il simbolo di come gli esseri umani siano tutti uguali davanti a Dio.

Da un punto di vista più psicologico, direi che la scena della grotta e dei Magi simboleggia come l'umanità abbia sempre bisogno di un principio secondo cui dobbiamo avere tutti uguale dignità e il nostro impegno per includere anche coloro che ci sembrano molto diversi da noi.

Vi lascio, quindi, con una domanda: chi faccio fatica ad accogliere nella mia vita?

Buona Epifania a tutti!

#psicologiadelpresepe
#befana #befana2k24 #remagi #presepe #psicologia #inclusione

Gli ultimi due post del calendario dell'Avvento di

Gli ultimi due post del calendario dell'Avvento di psicologia del presepe andavano presentati necessariamente insieme...

... I bambini, infatti, per sopravvivere hanno necessariamente bisogno dei genitori. Sono troppo deboli per vivere da soli, hanno bisogno di chi si prenda cura di loro in tutto e per tutto.

Anche la nostra salute mentale ha bisogno che noi ci prendiamo cura di essa con attenzione e amore perché possiamo sempre essere stabili e andare incontro al positivo della vita.

E con l'augurio che possiate realizzare tutti i vostri desideri, vi auguro Buon Natale! 🥳🎉

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#psicologiadelpresepe #psicologiaefede #salutementale #presepe #sacrafamiglia #gesùbambino #natale

Oggi mettiamo insieme 3 personaggi: 🐑 le pecor

Oggi mettiamo insieme 3 personaggi:

🐑 le pecore;
🐑 i pastori;
👨🏻 Giuseppe...

... per parlare di un tema che viene spesso trascurato nel presepe: il lavoro. Il presepe è la rappresentazione, a mio avviso, di un evento "miracoloso" cioè la nascita di Gesù Bambino, in un contesto per il resto assolutamente ordinario: la maggior parte dei personaggi del presepe, infatti, se ci pensate sono rappresentazioni di persone che lavorano (panettieri, commercianti, lavandaie, pastori, falegnami, ecc...).

In sostanza, nel presepe la gente si ferma dal proprio lavoro per contemplare la nascita di un bambino un po' speciale e - così facendo - ci ricorda che ci deve essere un tempo di riposo dal lavoro per apprezzare le cose importanti e altri valori oltre a quelli materiali.
Psicologicamente questo è anche un ottimo modo per evitare il burnout: giusti tempi di lavoro che permettano di apprezzare tutto ciò che rende la vita piena di senso.

Voi ci avevate mai pensato in questi termini?
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Ieri è toccato al bue, oggi all'asino... e siamo

Ieri è toccato al bue, oggi all'asino... e siamo al 20 Dicembre.

Questo personaggio rappresenta innanzitutto un aiuto materiale al viaggio per i neogenitori e per il Bambino, ma è anche il maggior simbolo di umiltà. Perché?

Stavolta cito un pezzo di uno scritto di Benedetto XVI:

"Per trovare una risposta dobbiamo tornare ancora una volta con i Padri della Chiesa al primo Natale. Chi non riconobbe? Chi riconobbe? E perché ciò si verificò?

Orbene, a non riconoscere fu Erode. Egli non comprese nulla quando gli parlarono del Bambino, anzi, fu ancora più accecato dalla sua sete di potere e dalla conseguente mania di persecuzione (Mt 2,3).

A non riconoscere fu “tutta Gerusalemme con lui” (ivi). A non riconoscere furono i dotti, i conoscitori delle Scritture, gli specialisti dell’interpretazione che conoscevano con esattezza il passo biblico giusto e tuttavia non compresero nulla (Mt 2,6).

A riconoscere furono invece “il bue e l’asino” – se paragonati con queste persone rinomate –: i pastori, i magi, Maria e Giuseppe. Poteva mai essere diversamente? Nella stalla, dove è lui, non abitano le persone raffinate, lì sono di casa appunto il bue e l’asino.

E la nostra posizione qual è? Siamo tanto lontani dalla stalla appunto perché siamo troppo raffinati e intelligenti per questo? Non ci perdiamo anche noi in una dotta esegesi biblica, nei tentativi di dimostrare l’inautenticità o l’autenticità storica di un certo passo, al punto da divenire ciechi nei confronti del Bambino e non percepire più nulla di lui?

Non viviamo anche noi troppo in “Gerusalemme”, nel palazzo, racchiusi in noi, nella nostra autonomia, nella nostra paura di persecuzione, sì da non riuscire più a percepire di notte la voce degli angeli, unirci ad essa e adorare?..."

L'asino, dunque, rappresenta sì il valore spirituale della credenza per cui c'è un'entità spirituale che ha più ragione dell'uomo, ma ci invita anche a riflettere psicologicamente su un'altra cosa: riusciamo a guardare alle cose importanti, essenziali, senza essere prigionieri dei nostri pregiudizi, delle nostre ragioni, del potere che pensiamo di conservare non lasciandoci mettere in discussione?
Pensiamoci...

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Non è un personaggio biblico ma appare in un docu

Non è un personaggio biblico ma appare in un documento extra-biblico... È il bue.

Nell'iconografia cristiana questo animale rappresenta una forza buona, gentile, la tranquillità, la resistenza al lavoro e la pazienza. Inoltre, si pensa che la sua presenza possa essere dovuta a un passo relativo al profeta Isaia che sinteticamente sostiene che persino gli animali riconoscono Dio, mentre gli uomini vi si ribellano.

Un grande santo, Tommaso d'Aquino, veniva chiamato dai suoi confratelli "il bue muto" perché dopo aver ascoltato Alberto Magno si ritirò silenziosamente nello studio e nella preghiera e così "muggì" la sua dottrina in tutto il mondo.

In sostanza, cosa di psicologico ci dice il bue per questo Natale?

Una chiave potrebbe essere questa: nel silenzio e nel lavoro senza distrazioni possiamo trovare ciò che cerchiamo e se lo riconosciamo e applichiamo la nostra intelligenza, allora potremo trasmetterlo efficacemente anche agli altri.

Che ne pensate?

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Ci sono molti personaggi nel presepe... Ma alcuni

Ci sono molti personaggi nel presepe... Ma alcuni sono assenti...

Non sembrano di solito essere infatti presenti altri membri della famiglia di Gesù che non siano la madre e il padre. Almeno di solito.

Perciò mi chiedevo... Quali personaggi avreste voluto vedere nel presepe tradizionale che, invece, non ci sono?

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Mancano pochi giorni al Natale ✨ Oggi, 17 Dicem

Mancano pochi giorni al Natale ✨

Oggi, 17 Dicembre, parliamo della stella cometa.

Cosa rappresenta?

🌟 Innanzitutto la speranza, perché nei testi sacri simboleggia la nascita del Re dei Re;
🌠 Dato che porta i Re Magi ad adorare Gesù, simboleggia anche una guida per intraprendere la direzione giusta del cammino.

Qual è l'insegnamento psicologico che può darci la stella? Sicuramente che ciò che ci dà speranza è proprio, molto spesso, avere chiari gli obiettivi da perseguire e la direzione giusta per farlo, oltre che una guida, qualcuno o qualcosa che ne sappia più di noi e possa incoraggiarci attraverso le molteplici difficoltà.

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