San Bernardino predica

San Bernardino e le donne: prediche sull’educazione dei figli

San Bernardino e le donne: prediche sull’educazione dei figli è un articolo su alcune prediche meno note di San Bernardino da Siena. Questo santo, infatti, è solitamente molto noto per le sue prediche sull’usura, per il contributo al pensiero economico e per la stoffa da pubblicitario.

Introduzione: chi si occupava di salute mentale nel Medioevo?

In molti paesi del Sud Italia – compreso il mio – si svolgono ancora le feste patronali. Esse hanno l’intento di far passare un messaggio di fede all’interno di una cornice di divertimento e hanno una portata economica e turistica non indifferente.

Il fatto che il santo sia – inevitabilmente, dato il significato della parola santo – legato a un contesto religioso fa pensare a tanti che non frequentano per scelta (legittima, sia chiaro) la chiesa locale che infondo quella persona che sfila in processione non abbia nulla da dire a loro che non credono: in Dio, negli uomini o in tutti e due.

Tuttavia, raramente ciò è vero. Prima che nascesse la psicologia scientifica, infatti, qualcuno si occupava di quella che oggi chiameremmo salute mentale delle persone e non di rado nel mondo religioso erano i preti o i consacrati di vario tipo. Questo – in un certo senso – vale anche per San Bernardino da Siena.

San Bernardino e le donne: prediche sull’educazione dei figli/1 Condizioni della donna e allattamento al seno

Tenendo conto che nell’età medievale la condizione femminile non era certo quella del giorno d’oggi perché resistevano – più impietosi di oggi – pregiudizi sulle capacità intellettuali delle donne, Bernardino – pur figlio del suo tempo – decise di inserire all’interno delle sue prediche alcuni concetti che ritenne utili per dare loro un minimo di istruzione che andasse oltre quella teologica.

In particolare, dato che il ruolo della donna all’epoca era principalmente quello di allevare la prole, cercò di dare un indirizzo medico riguardo l’allattamento dei figli. Non aveva sotto mano tutti i (seguenti) studi psicologici riguardanti l’attaccamento e l’allattamento al seno, ma arrivò comunque a sostenere che era sì preferibile allattare al seno ma che era peccato mortale non farlo solo se il motivo per cui non lo si faceva era riconducibile a “pigrizia” e non se ci fossero state altre motivazioni indipendenti dalla donna.

Per la scelta della nutrice, dava consigli che oggi sembrerebbero quelli di uno psicologo. Questa donna che doveva allattare i bambini di coloro che non potevano, non doveva avere solo una buona salute fisica, ma anche un buon carattere, perché avrebbe influito sulla crescita del bambino. Il futuro del bambino, infatti, sembrava dipendere dal trattamento ricevuto nei primi anni di vita (mi ricorda qualche concetto familiare… a voi?).

San Bernardino predica
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San Bernardino e le donne: prediche sull’educazione dei figli/2 Modello di madre più adatta ai bambini

Bernardino però si spinse oltre: nelle prediche iniziò anche a parlare della differenza che poteva fare sulla crescita del bambino il trattamento ricevuto dalla madre. Secondo il predicatore, sarebbe stato meglio fosse tenera e comprensiva. Ciò, all’epoca, sembrava dipendere anche dal tipo di allattamento, anche se ovviamente non sempre è così.

Nelle sue prediche però egli non trascurò nemmeno il trattamento che si doveva riservare alle figlie più grandi e ai figli maschi, ma per non rendere il post troppo lungo mi soffermerò solo sul primo.

Consigliava ai genitori di:

  • dare alle figlie sempre qualcosa da fare e di non lasciarle eccessivamente in ozio;
  • di non permettere di vestire in modi troppo appariscenti e adulti;
  • di stare molto attenti a non lasciarle sole con altri, soprattutto uomini, anche fossero stati fratelli.

San Bernardino e le donne: prediche sull’educazione dei figli/3 La prevenzione degli abusi sessuali

Un insegnamento questo che può sembrarci strano o misogino, ma che – secondo l’interpretazione degli studiosi – potrebbe tradire una realtà su cui forse a molti faceva piacere tenere gli occhi chiusi ma non a lui: le ragazze e le bambine, in epoca medievale, venivano molto frequentemente abusate sessualmente, anche e soprattutto da persone vicine alla famiglia o familiari, pertanto era risultato al predicatore utile dare consigli su come evitare che ciò avvenisse.

Ipotizzo perché, si notavano nelle ragazze (o ragazzi) che avevano subito questi atti una crescita più difficile (sebbene ovviamente non impossibile) rispetto agli altri. Gli studi sul trauma sarebbero arrivati molto dopo, ma almeno qualcosa si muoveva.

Da notare che i dati odierni riguardo a questi fatti non sono poi di molto differenti.

Per Bernardino, che non aveva figli ed era rimasto orfano a 6 anni, questi erano i gioielli della famiglia, da proteggere e curare.

Considerato che era uno dei predicatori più importanti d’Italia, forse lo possiamo annoverare come un antesignano – italiano – della psicologia dello sviluppo. Anche se così non fosse, sicuramente di un precursore riguardo alla maggior forma di prevenzione delle patologie mentali: l’amore familiare.

Che poi lui avesse trovato la fonte di amore più grande nel tabernacolo di una chiesa, questa è un’altra storia…

Lo studio scientifico utilizzato per scrivere questo post si chiama “Hai la fanciulla grande? Tu non hai maggiore tesoro di quello a guardare”. I doveri della madre in alcune prediche di Bernardino da Siena e si trova – gratuitamente – a questo link: (4) (PDF) “Hai la fanciulla grande? Tu non hai maggiore tesoro di quello a guardare”. I doveri della madre in alcune prediche di Bernardino da Siena (researchgate.net)

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